Ingegneria e comunicazione: come uno strutturista può imparare a comunicare meglio
È noto che il punto forte di un ingegnere non è il saper comunicare. Ingegneria e comunicazione sembrano essere due mondi opposti. In un ingegnere si possono riconoscere doti di analisi, logica, ragionamento, grandi capacità nel saper risolvere e gestire problemi, ampie conoscenze scientifiche e moltissime altre doti che non occorre elencare. Tuttavia, nella nostra società moderna la figura dell’ingegnere non è più vista come un tempo. Non solo a causa dell’abolizione dell’equo compenso ma anche per una trasformazione culturale che ha portato a far sentire le persone un po’ “tuttologhe” e in grado di poter risolvere questioni grazie ad internet o grazie alle conoscenze più strette.
Proviamo a trasformare il punto di vista
È vero non esiste più l’equo compenso, la concorrenza è ai massimi livelli, la disoccupazione è altissima. Per riuscire ad emergere quando ci sono tanti parametri che remano contro non è facile, ma possibile. Con i moderni strumenti di comunicazione ed il web a disposizione, è possibile trasmettere il valore dell’ingegneria italiana e di noi ingegneri che la rappresentiamo. È possibile diffondere cultura e sensibilizzare verso i temi più caldi e critici dell’ingegneria strutturale.
È possibile avvicinare al nostro mondo nuove persone, magari i più curiosi e trovare il modo di raccontare l’ingegneria con passione.
Gli ultimi avvenimenti disastrosi avvenuti nel nostro paese come i terremoti, i crolli di strutture che hanno fatto la storia dell’ingegneria come il ponte Morandi, hanno rimarcato le gravi lacune del nostro paese in termini di manutenzione e prevenzione. Il web e gli strumenti ad esso collegati potrebbero essere un ottimo veicolo per sensibilizzare le istituzioni, i cittadini e i tecnici.
Diffondendo cultura e sensibilizzando si risolve anche il problema della mancanza di lavoro?
Si è possibile grazie agli stessi principi che vengono applicati per diffondere messaggi o diffondere cultura.
Facciamo un esempio. Un cliente ha bisogno di un professionista a cui affidare la ristrutturazione della propria casa. Sicuramente seguirà due strade per trovarlo:
1. chiederà ad amici e conoscenti;
2. cercherà su internet “ristrutturazione casa ingegnere” o combinazioni simili.
Nel secondo caso, se il professionista o lo studio ha un sito web con la pagina o un articolo relativo a “ristrutturazione casa” comparirà nella SERP (Search Engine Results Page) dei motori di ricerca e avrà ottenuto un nuovo potenziale cliente. Nel primo caso invece il cliente trova il professionista tramite un amico o un familiare ma potrebbe non fidarsi oppure vorrebbe saperne di più sui suoi lavori, sul suo studio etc. Sicuramente tornerà su internet e cercherà il nome dello studio o il nome del professionista. In questo caso avere un sito web aumenta la credibilità e mostra il lavoro svolto. I clienti anche se hanno sentito parlare della vostra società/studio potrebbero ricercare sul web maggiori informazioni prima di decidere di affidarvi un incarico. Soprattutto se conoscono poco o niente di voi. È lo stesso principio che vale quando scegliamo un ristorante, quanti di noi prima di sceglierne uno verificano le recensioni su Trip Advisor o cercano informazioni sul web?
Una ricerca di Google afferma che un utente spende più di 5,5 ore al giorno online a cercare.
Fonte: Think with Google
La conseguenza è un aumento della domanda per il proprio business. Internet è diventato la fonte primaria di informazioni che ha rivoluzionato il modo in cui le imprese operano e comunicano con i clienti, ne consegue che la presenza sul web è fondamentale.
Ingegneria e comunicazione: veicolare il messaggio giusto alle persone giuste
Fin qui tutti concetti abbastanza noti. Ma come è possibile fare in modo di veicolare un messaggio al maggior numero di persone possibili? E quali strumenti ho a disposizione per farlo?
Sicuramente se ne possono contare almeno 3.
1. Si parte dalle cose più semplici, il primo è il passa- parola. Il metodo più antico del mondo che funziona benissimo soprattutto nei casi in cui ciò che fai con il tuo lavoro ha una qualità alta e quando si è in grado di “vendersi” molto bene con gli altri.
2. Il secondo è il networking ovvero il “fare rete”, la capacità di creare una rete di relazioni professionali che si mantengono nel tempo attraverso la fiducia reciproca. Come fare per fare networking ? Il primo passo è sicuramente non chiudersi nel proprio mondo. Facendo riferimento all’ambito dei temi dell’ingegneria strutturale sarebbe meglio evitare di chiudersi nell’astio o nella supponenza con gli altri colleghi.
Ad esempio invece di commentare i post sui social con uno spirito negativo e non costruttivo che nel- la maggior parte dei casi porta anche ad esprimere concetti errati, sarebbe meglio essere collaborativi, chiedere chiarimenti, congratularsi per un lavoro. La cosa che occorre pensare è che al di fuori del proprio studio/società/ufficio ci sono altri professionisti che hanno i tuoi stessi interessi e che ogni giorno affrontano i tuoi stessi problemi. Come fare per trovarli? Si può cercare su Google, su Linkedin poi si può prova- re ad aggiungerli alla propria rete di contatti, inviargli un messaggio se si ritiene che sia un collega che ha fatto un ottimo lavoro, si può provare a scambiare conoscenze o consigli. Provando a mettere a disposizione le proprie esperienze lavorative e le proprie conoscenze gli altri faranno altrettanto. È un circolo vizioso in cui si da e si riceve.
3. Il terzo è conoscere i concetti di base sul marketing o digital marketing: sicuramente in pochi potranno permettersi il lusso di affidarsi ad una web agency, o un’agenzia di comunicazione alla quale affidare tutti i progetti di comunicazione e promozione.
Quindi è importante capire come poter sfruttare i canali più per diffondere il proprio pensiero, le proprie conoscenze e per mostrare l’esperienza e le qualità lavorative. Sicuramente si dovrà iniziare pianificando una strategia di marketing o di comunicazione. Si dovrà elaborare un piano di comunicazione ovvero un documento strategico che ha il principale compito di guidare tutte le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Si fisseranno i mezzi, il budget, e i tempi necessari per veicolare il messaggio all’esterno. Ad esempio due mezzi fondamentali sono il sito web e i profili o le pagine sui social media. Il sito web è facilmente realizzabile grazie alle piattaforme CMS (Content Management System) che in pochi passaggi permettono di realizzare un sito web di ottimo livello. Generalmente gli ingegneri han- no tutti le basi o ottime capacità di programmazione, potrebbero realizzare un sito completamente da zero attraverso l’uso dei codici php, javascript, html e css ma il tempo di realizzazione sarebbe infinita- mente maggiore. I CMS come wordpress permettono in pochi passaggi e con l’ausilio di temi e plugin di realizzare un sito con tutte le componenti grafiche, gli elementi e le necessità di cui abbiamo bisogno. Fondamentale per interagire con i vari stakeholders è avere una pagina social (o anche un profilo se si tratta di Linkedin). Aprire una pagina Facebook professionale significherà parlare delle attività svolte attraverso i post e aggiornarla costantemente con contenuti di qualità. È necessario farlo seriamente se si vuole ottenere un risultato, sarà importante realizzare un piano editoriale, conoscere le basi dell’algoritmo di Facebook, altrimenti i post non otterranno mai i giusti risultati. Un altro social molto potente per un professionista è Linkedin. Attraverso quest’ultimo non è necessario aprire una pagina, perché con un profilo ben curato si potrà arrivare allo stesso risulta- to (se non addirittura maggiore).
La comunicazione non è mai stato il punto di forza di un ingegnere ma la direzione da perseguire per promuovere la propria attività è quella del web, non bisogna aver paura di interagire, di esporsi o essere giudicati. Chi capirà l’importanza di essere presente sul web, di raccontare le attività svolte avrà sicuramente una marcia in più rispetto a chi non lo fa. Il futuro sarà per chi recepisce questo messaggio, aprirsi al web 2.0, comprendere che anche se il collega è meno preparato ma è presente sui social o sul web avrà sicuramente più successo perché potrà comunicare con molte più persone contemporanea- mente, conoscenti, colleghi, competitors, studi, imprese, recruiters etc.
Articolo tratto dal nr. 0 della rivista Lo Strutturista.